RAM BIOEDILIZIA
In Ram Associati, l’innovazione è al cuore della nostra visione. Siamo costantemente alla ricerca di soluzioni che non solo rispondano alle esigenze del presente, ma che anticipino le sfide del futuro. È per questo che abbiamo abbracciato con entusiasmo l’uso della canapa come materiale da costruzione, riconoscendone le straordinarie potenzialità.
La canapa, con le sue eccellenti proprietà isolanti, la sostenibilità ecologica e la capacità di ridurre l’impronta di carbonio, rappresenta per noi una risorsa chiave per creare edifici che siano veramente in sintonia con l’ambiente. Utilizziamo questo materiale per realizzare strutture che non solo rispettano, ma valorizzano il contesto naturale e culturale del nostro territorio.
Costruire con la canapa significa coniugare tradizione e innovazione, creando spazi che sono al tempo stesso durevoli, salubri e ecocompatibili. In ogni nostro progetto, ci impegniamo a esplorare nuove tecnologie e materiali che possano contribuire a un’architettura più sostenibile e responsabile, perché crediamo che il futuro dell’edilizia passi attraverso scelte consapevoli e innovative.
Caratteristiche della Canapa
Per le sue qualità intrinseche e non comuni la Cannabis sativa si distingue come una pianta molto versatile che si presta a una grande varietà di usi grazie alle proprietà delle sue fibre, del canapulo (la parte legnosa del fusto), dei semi e dei fiori.
Il componente della canapa che maggiormente viene usato dal settore delle costruzioni è il canapulo, o legno di canapa. Il legno di canapa è presente nella maggior parte dei prodotti per l’edilizia e viene utilizzato per formare il bio-composto nel quale viene spesso abbinata la calce con funzione di legante. Questa, con le sue specifiche caratteristiche organolettiche sposate a quelle del canapulo, dà vita a un materiale in grado di amalgamarsi perfettamente e assumere le caratteristiche dei prodotti.
L’uso odierno della canapa in edilizia avviene privilegiando la calce come legante da costruzione. I motivi per cui alla canapa viene quasi sempre associata la calce sono molteplici, ma uno sembra prevalere sugli altri: le doti di ecologia della calce sempre contrapposte a quelle del cemento.
Ciò corrisponde al vero, tuttavia una premessa è d’obbligo: l’avversione incondizionata per il cemento e l’adorazione eccessiva per la calce non sono mai giustificate, soprattutto se non si specifica a quale cemento e a quale calce ci si riferisce e la funzione che questi leganti sono chiamati a svolgere.
Materiali in Canapa
I blocchi sono impiegati per la realizzazione di murature perimetrali e divisorie interne. Sono composti da materiali naturali (principalmente calce e canapulo) e si presentano come prismi parallelepipedi, dalla superficie grezza e ruvida al tatto, con una consistenza porosa determinata dalla granulometria dell’impasto. Sono disponibili in diversi formati, a seconda dei produttori, con spessori che possono variare dai 10-12 cm – utilizzabili per le pareti divisorie – fino ad arrivare a spessori più consistenti, da usare per le pareti perimetrali.
I blocchi non possono essere utilizzati per la costruzione di murature portanti e, quindi, non possono svolgere la funzione strutturale come invece avviene nel caso dei blocchi in laterizio o calcestruzzo. Questa peculiarità li vede sempre obbligatoriamente accoppiati a strutture portanti formate da tradizionali materiali da costruzione, come il legno, l’acciaio, il cemento armato, il laterizio, ecc.
La posa non necessita di particolari attenzioni ed è molto simile a quella dei blocchi tradizionali. Per omogeneità materica e per coerenza costruttiva è buona norma utilizzare, come malta di allettamento, un impasto a base di calce o di calce e canapulo. I blocchi sono maneggevoli e leggeri, hanno una facile lavorabilità in quanto la consistenza permette il taglio con normali strumenti di cantiere (ad esempio la sega circolare o manuale) e il conseguente facile adattamento alle necessità dimensionali.
I pannelli e le lastre in canapa sono impiegati per la coibentazione termica e acustica di pareti, solai, coperture e anche nella realizzazione di sistemi a cappotto.
I pannelli sono formati da fibra di canapa unita ad altri componenti con funzione fissativa, come il, l’amido di mais, collanti o resine naturali in percentuale variabile (di norma intorno al 10-15%). Si presentano nella classica forma del pannello isolante con una densità che può di molto variare:
– da bassa a media (30/100 kg/mc) – dando origine a materiali morbidi, semi-rigidi o rigidi. I primi possono ricordare esteticamente i pannelli in fibra minerale (ad esempio in lana di roccia), mentre i secondi i pannelli in truciolare di legno. Sul mercato sono disponibili in diversi formati e varie finiture, a seconda dei produttori, con spessori che possono variare da 20 a 240 mm.
Le lastre sono formate da canapulo miscelato a leganti o collanti o resine naturali, con aggiunta di eventuali altri componenti naturali. Hanno densità alta (superiore a 100 kg/mc ) e spessori che possono variare da 10 a 60 mm.
La posa di pannelli e lastre non necessita di particolari attenzioni ed è molto simile a quella degli analoghi tradizionali: sono maneggevoli, hanno una facile lavorabilità e il taglio può avvenire con normali strumenti di cantiere.
Dal punto di vista prestazionale si distinguono per avere spiccate caratteristiche di isolamento termico-acustico, di fono-assorbenza e regolazione dell’umidità, traspirabilità e composti da materiali naturali.
I sistemi a cappotto che impiegano pannelli in canapa spesso associano coerentemente l’uso di altri materiali ecosostenibili (a base di canapa o di calce, argilla, terra cruda, ecc.), permettendo di ottenere un pacchetto costruttivo completamente naturale con spiccate caratteristiche di isolamento termo-acustico e traspirabilità.
Oltre ai materiali prodotti in stabilimento, l’impiego della canapa in edilizia può essere messo in opera confezionando direttamente l’impasto in cantiere o utilizzando impasti preconfezionati che vengono trasportati in cantiere con appositi contenitori. Anche in questi casi si tratta principalmente di miscele che nascono dall’impiego dei tre componenti base – canapulo, calce e acqua – ai quali possono essere addizionati altri elementi aggiuntivi per ottenere:
- conglomerati per la realizzazione di strati isolanti;
- malte e intonaci;
- materiali aggregati.
Tutti gli impasti possono essere messi in opera manualmente o con l’ausilio di apposite macchine, qui elencati alcuni lavori realizzati con canapa messa in opera.
Il conglomerato di calce e canapulo viene impiegato per la realizzazione di strati isolanti di strutture verticali (muri), inclinate (coperture a falda) e orizzontali (solaio, sottofondi di pavimento, sottotetti, coperture piane), sia interne sia esterne.
L’impasto dei componenti può essere eseguito in cantiere – addizionando semplicemente acqua agli ingredienti – o essere preconfezionato presso le centrali di produzione (come avviene, ad esempio, per il calcestruzzo di ce-mento) per poi essere trasportato sul luogo di posa in grandi contenitori (i cosiddetti “big-bag”).
Il conglomerato è autoportante ma non è utilizzabile per la costruzione di solai e murature portanti e, pertanto, non può svolgere funzione strutturale. Per questo motivo il suo impiego è sempre associato a elementi portanti in altro materiale. La sua funzione è, quindi, di completamento o tamponamento coibente e può essere posato manualmente o con la tecnica della proiezione a spruzzo.
Nelle strutture orizzontali o inclinate di copertura la mescola può essere gettata fra l’orditura portante o può formare uno strato isolante di completamento superiore con funzione di massetto.
Le resistenze a compressione di quest’ultimo variano molto a seconda delle componenti dell’impasto e in dipendenza del loro dosaggio: si possono avere manufatti non calpestabili, calpestabili e carrabili.
Per le strutture verticali la posa può avvenire:
- con getto all’interno di casseri, da rimuovere o a perdere;
- con getto nelle intercapedini, ad esempio nel caso di muri a “sandwich”
(detti anche “cassa-vuota” o “a cassetta”);
- distribuito sulle superfici di strutture verticali, ad esempio nel caso si voglia realizzare la controparete isolante di un muro esistente.
Il getto con l’ausilio dei casseri spesso viene eseguito per realizzare murature con spessori significativi che al loro interno abbiano annegate le strutture a telaio in legno – costituite da tavole, listelli, montanti – che sono rese solidali alla struttura portante. In questo modo si possono ottenere strutture integrate e ben isolate, ideali per la realizzazione di pareti perimetrali.
Dal punto di vista prestazionale, come gli altri componenti edilizi a base di canapulo, anche il conglomerato si distingue per le sue caratteristiche di isolamento termico-acustico, di fono-assorbenza, di regolazione dell’umidità, di traspirabilità.
Completano il variegato mondo dei materiali a base di canapa i prodotti ad intonaco premiscelato per superfici verticali e orizzontali, applicabile a macchina o a mano in ambienti interni o su pareti esterne. È un prodotto ecologico che si caratterizza per essere particolarmente traspirante, deumidificante, con potere fono-assorbente. Alcuni prodotti sono in grado anche di offrire prestazioni di isolamento termico.
Principali componenti
- calce aerea e/o calce idraulica naturale
- altri eventuali leganti idraulici naturali
- canapulo (legno di canapa) o canapulo mineralizzato
- eventuali additivi naturali
Principali caratteristiche
- isolamento termico e acustico (solo per alcuni prodotti)
- inerzia termica (solo per alcuni prodotti)
- traspirabilità e assorbimento/rilascio dell’umidità
- resistenza al fuoco/ignifugo
- resistenza al gelo
- potere fonoassorbente
- profilo ecologico a bassa energia incorporata e componenti naturali, rinnovabili, riciclabili, riutilizzabili
- inattaccabilità da insetti, roditori, parassiti
- compatibile con intonaci tradizionali e/o preesistenti (strato di supporto)
- impronta carbon negative (solo per alcuni prodotti)
Poi ci sono i prodotti di finitura per la tinteggiatura e la decorazione delle superfici di pareti e soffitti interni ed esterni.
Oltre che dagli estratti della canapa (canapulo macinato fine e/o olio di canapa) di norma vi è la compresenza di altri componenti di origine naturale: dal grassello di calce a composti organici (come estratti di latte o uovo e olio di lino), dai minerali fino ai pigmenti per le varie colorazioni
Generalmente sono pitture permeabili al vapore acqueo e all’acqua che vengono applicate a pennello o a rullo fino a ottenere un film di rivestimento sottile o, in alcuni casi, a spessore. Hanno spiccate caratteristiche di traspirabilità e protezione contro l’attacco di organismi quali muffe, batteri e funghi.