L’alternarsi dei volumi, dei pieni e dei vuoti ne caratterizzano l’architettura di Villa MM.
Lo svuotamento del piano terra ne accentua ancora una volta l’asse “dentro-fuori”. E’ dunque, la funzionalità interna ad aprirsi alle attività di gestione dello spazio esterno; dal cortile antistante allo specchio d’acqua, dall’area giorno allo spazio prospiciente.
Un’ampia scala di collegamento mette in relazione il piano terra con la zona notte collocata al piano superiore; lo stesso piano dotato di ampie terrazze a sud e nord-ovest.
Un’architettura smaterializzata, dove sono protagonisti la luce e le superfici in aggiunta alla qualità scultorea dell’opera. Come farsi portatori dell’importanza sociale e culturale dell’architettura, che si impegna nel mondo, in un continuo scambio con altre discipline
L’architettura smaterializzata non è un’architettura che scompare, ma al contrario diventa medium che allude all’immaterialità senza mai trascurare il richiamo formale ed alla tradizione.
L’uso del rivestimento in pietrame sbozzato diventa quasi predominante sull’intera architettura di Villa MM, rendendola ancorata al suolo, inserita nel contesto e capace di dettarne i metodi e le condizioni per gli sviluppi futuri su di una scala molto più ampia.